Venerdì 13: le superstizioni in giro per il mondo

Siete i tipi che girano al largo non appena vedono un gatto nero? O che evitano di passare sotto le scale? Oppure che credono che rompere uno specchio causi 7 anni di sfortuna? Se la risposta è sì, di certo siete superstiziosi! Noi di Civitatis siamo partiti alla ricerca delle superstizioni più insolite del mondo. Pronti a restare a bocca aperta?
1. Sri Lanka
In Sri Lanka, un piccolo geco potrebbe essere padrone del vostro destino. Sì, questa minuscola creaturina è associata agli spiriti: leggenda vuole che, se emette un acuto gorgheggio proprio quando state prendendo una decisione importante, allora tutto andrà per il meglio. Tuttavia, se il piccoletto canta una nota storta, beh, non è un buon segno. Che sia il caso di ripensarci un po’ più su?

Ma c’è di più! Se il suono proviene da dietro di voi, significa che una persona invidiosa di voi non farà che portarvi guai; se invece lo sentite da sinistra, allora la buona sorte è di certo dalla vostra. Curioso, non trovate?
2. Stati Uniti
Credere nel sovrannaturale non è solo roba da bambini. Per molto tempo, le streghe hanno terrorizzato interi villaggi: per esempio, negli Stati Uniti questo incubo è ben riflesso nelle insolite finestre dello stato del Vermont. Difatti, le cosiddette “witch windows” sono inclinate di modo da impedire l’ingresso delle fattucchiere a cavallo delle loro proverbiali scope.

I più appassionati di magia e stregoneria a Boston potranno prendere un traghetto per Salem, la patria delle streghe in Massachussets. Chissà che non cadiate preda anche voi di qualche incantesimo!
3. Danimarca
La presenza del sale in numerosi testi sacri ha dato vita a innumerevoli leggende popolari nel corso dei secoli. In diversi paesi, per esempio, versare il sale sul tavolo è un cattivo presagio, mentre gettarselo dietro la spalla sinistra porta fortuna.

In Danimarca, far cadere il sale è di buon auspicio se questo è asciutto, ma non se è bagnato. Inoltre, in tutta la Scandinavia è frequente proteggersi dai cattivi spiriti e dai demoni spargendo un pizzico di sale. E per voi, cos’è? Un normale condimento o un potente scudo anti-malocchio?
4. Finlandia
Se volete che tutto fili liscio durante la vostra permanenza in Finlandia, allora non uccidete i ragni. Secondo una leggenda locale, se non doveste risparmiare la vita a un esserino a otto zampe, il giorno dopo pioverà. Vale davvero la pena schiacciarlo e perdersi una giornata di sole? A voi la scelta!

Se poi doveste inavvertitamente spiaccicarlo sotto una suola, beh, potrete sempre ripiegare su una sauna finlandese galleggiante, in cui rilassarsi ascoltando lo scrosciare della pioggia e il tamburellio delle gocce.
5. Marocco
In Marocco, un’infinità di superstizioni solo legate al diavolo e alla religione. Coprirsi la bocca mentre si sbadiglia è molto più che semplice cortesia e buona educazione: qui, lo sbadiglio va coperto col dorso della mano sinistra, con il palmo rivolto verso l’esterno, così da scacciare il malocchio. Altrimenti, il diavolo in persona potrebbe sputare nella bocca del malcapitato di turno. In più, il gesto dovrà essere accompagnato dall’espressione “astaghfar Allah”, “che Dio mi perdoni”.

6. India
In India, per fugare la malasorte e il karma negativo si usano diversi metodi, alcuni dei quali prevedono persino l’uso del cibo. Per esempio, in varie regioni del paese, molti – soprattutto le persone anziane, e in particolar modo le nonne – sono soliti riporre la paprica e il sale fuori dalle loro case. In seguito, non sarà possibile lasciare l’abitazione fino al giorno successivo.

E se questo vi sembra bizzarro, aspettate di assistere all’esplosione di gigantesche zucche bianche sugli usci delle dimore! Pensate, persino il commercio è considerato un rimedio efficace contro le iettature. Come ve la cavate col mercanteggiare?
7. Cina
Ogni paese ha il suo numero maledetto, e in Cina è il quattro. Il motivo? Questo si pronuncia in maniera quasi identica alla parola “morte”, di qui il suo vincolo col malaugurio. In effetti, in alcuni edifici si passa direttamente dal terzo al quinto piano, e non di rado alcune targhette riportano il prezzo 39 + 1 yen per evitare di scrivere 40.

Ma se il quattro porta iella, l’otto, al contrario, è sinonimo di prosperità e felicità. Anche in questo caso, la superstizione è strettamente legata alla sua pronuncia, simile alla parola “fortuna”. Se anche voi volete sentirvi fortunati durante il vostro viaggio in Cina, vi suggeriamo quest’escursione privata al Monte Tianmen.
8. Giappone
In Giappone, le bacchette sono protagoniste di numerose superstizioni. Che non vi venga in mente di infilzarle nel riso: questo significa che qualcuno, ahi noi, ci ha lasciati. Questo perché la ciotola rappresenta le conche utilizzate nelle cremazioni funerarie.

In più, incrociare o spezzare le bacchette sembrerebbe portare guai, mentre averne di dimensioni diverse significherebbe perdere un mezzo di trasporto, che sia terrestre, marittimo o aereo. Insomma, prima di raggiungere il Paese del Sol Levante, imparate bene a usare le bacchette: fidatevi di noi, vi servirà!
9. Spagna
In Spagna, martedì 13 è un giorno malaugurato per viaggi e matrimoni. Difatti, un detto popolare recita: “Di martedì 13, né ti sposi, né t’imbarchi, né la tua dimora lasci”. Questa credenza riguarda il dio Marte e l’episodio biblico della Torre di Babele, in cui il castigo divino causato dalla confusione tra le lingue ebbe luogo proprio di martedì 13. Che siano solo coincidenze?

10. Francia
Anche la Francia è una terra che pullula di superstizioni. Tra queste, spicca quella di brindare guardandosi negli occhi, simbolo di promessa e fiducia, le cui origini risalirebbero addirittura al Medioevo.

All’epoca, il brindisi consisteva nel condividere la propria bevuta con quella di un’altra persona. Pertanto, se qualcuno voleva avvelenare un suo rivale, questi doveva abbassare lo sguardo, così da accertarsi che il veleno non fosse stato spillato proprio nel suo bicchiere. Quindi, indire un brindisi era un efficace metodo per evitare avvelenamenti.
11. Italia
In Italia, il 17 rappresenta la sciagura, ma il 13 non è da meno. La superstizione del numero 13 ha origini bibliche, strettamente legate all’ultima cena di Gesù, che contava, per l’appunto, 13 commensali. Di qui l’abitudine di non avere 13 invitati a tavola, o di non avere una stanza 13 negli hotel.

Ma allora a cosa si deve la superstizione del 17? La soluzione sta tutta nella grafia di questa cifra in numeri romani: XVII. Fateci caso: è chiaramente l’anagramma di VIXI, in latino “sono vissuto”, dunque, per estensione, “sono morto”. Ergo, gli italiani più superstizioni non inviteranno 17 ospiti a cena, negli alberghi non si troverà mai la stanza 17 e l’aerolinea Alitalia abolirà sempre e comunque il posto numero 17.
12. Costa d’Avorio
Se in Francia si dice che, quando qualcuno parla male di noi, ci fischiano le orecchie, se avete il singhiozzo in Costa d’Avorio, probabilmente siete oggetto di qualche pettegolezzo. Se invece vi pizzica il palmo della mano, un’inaspettata somma di denaro potrebbe piacevolmente sorprendervi!

13. (o 12 + 1) Brasile
Sebbene il Carnevale di Rio sia famoso per i suoi costumi stravaganti e variopinti, i brasiliani generalmente indossano abiti bianchi, specialmente per celebrare l’Anno Nuovo, essendo un simbolo di felicità e successo.
La selezione nazionale di calcio giocò vestita di bianco per diversi anni, fino al fatidico “Maracanazo”, quando il Brasile perse la finale dei Mondiali del 1950 contro l’Uruguay. A partire da allora, il bianco è associato alla sconfitta, e venne pertanto sostituito con i colori verde e giallo della bandiera nazionale.

In più, il rosa qui simboleggia l’amore, il giallo i soldi e il rosso la violenza. Che ne dite, voi ci credete? E, se no, a quali superstizioni siete più affezionati?