Le sfilate dei Re Magi in Spagna
Una storia millenaria
Secondo il Vangelo di Matteo, tre re – Gasparre, Melchiorre e Baldassarre – esperti in astronomia osservavano il firmamento. Ad un tratto, videro sfrecciare nel cielo notturno una stella cometa. A quanto detto dall’oracolo di Balaam, i tre sovrani, distanti tra loro, alla vista di questo fenomeno si misero in marcia, certi che, a breve, sarebbe venuto alla luce il Re dei Re. Lungo il cammino, questi, intenti a omaggiare il neonato con dei doni, s’imbatterono l’uno nell’altro: così, guidati dalla promessa di una scia rifulgente, proseguirono il loro viaggio tutti insieme. Tuttavia, sfortuna volle che persero di vista la cometa e bussarono alla porta del re Erode, che voleva restare l’unico sovrano: smarriti, i Magi si rivolsero a lui per cercare di orientarsi. Udite le loro parole, Erode disse di non saperne nulla di questo Re dei Re, ma li intimò di avvisarlo qualora l’avessero trovato. I tre sovrani ritrovarono la stella cadente e la seguirono fedelmente fino a raggiungere una grotta: qui riposava un bambino, nato ormai da 13 giorni, circondato dall’affetto di mamma e papà, e con un bue e un asinello a riscaldare la stalla. Ecco che allora porsero i loro regali: l’oro, riservato ai re; l’incenso in venerazione della divinità di Gesù; e la mirra, impiegata nel culto dei morti, a simboleggiare la natura mortale dell’uomo.
E la nostra befana?
Beh, leggenda vuole che i Re Magi raggiunsero anche la casa di una vecchina dall’aspetto alquanto sgradevole. Approfittarono della sua generosità, trascorsero la notte lì e all’indomani chiesero alla signora se volesse accompagnarli per rendere omaggio al Re dei Re. L’anziana rifiutò, ma poi, presa dal pentimento, decise anche lei di partire per portare dei doni a Gesù. Purtroppo, però, non sapeva dove andare; quindi, si mise a bussare a tutte le porte regalando dolci a ogni bambino nella speranza di trovare finalmente il figlio di Dio.
Epifania in Spagna: famiglia, tradizione e divertimento
La prima Cabalgada de los Reyes Magos risale al 1866 e si è svolta ad Alcoy, una ridente cittadina in provincia di Alicante. Dalla fine del XIX secolo, questa ricorrenza si è diffusa in tutta l’Andalusia fino ad approdare in Catalogna, dove a tutt’oggi si festeggia il Dia de los Reyes Magos: in quest’occasione, si tengono celebrazioni e spettacoli teatrali che coinvolgono fedeli e curiosi. Dunque, La festa non è riservata al calore del focolare, ma si estende a tutta la città, trattandosi di un evento fortemente sentito dalla comunità locale – e non solo! Difatti, in molti colgono l’occasione per partire e partecipare a quest’esperienza: d’altronde, come poter resistere?
La sfilata
La Cabalgada consiste in una vera e propria parata con Gasparre, Baldassarre e Melchiorre che, a piedi, sul dorso di un cammello o in sella a dei destrieri, consegnano regalini, caramelle e cioccolatini ai bambini. Naturalmente, il tutto è accompagnato da un corteo con carri allegorici, banda musicale, balli, addobbi, personaggi delle favole e dei cartoni animati dai costumi variopinti: una vera gioia per gli occhi che rinfranca anche lo spirito!
In casa
Da noi Babbo Natale, da loro i Re Magi: sì, perché in Spagna i bambini rivolgono a loro le proprie letterine. Dopo la sfilata, i bimbi corrono a letto, sistemando sul davanzale acqua e pane per i cammelli dei Re Magi, in arrivo nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. I piccoli di casa restano in trepidante attesa, sperando di trovare le scarpe – eh già, avete capito bene – traboccanti di golosità. I più indisciplinati, ahinoi, riceveranno però una spiacevole sorpresa: del carbone.
Una nota dolce: il Roscón de Reyes
Si tratta di un tipico dolce spagnolo, una sorta di ciambella dalle origini pagane: ai tempi dei romani, infatti, si era soliti prepararlo in occasione delle celebrazioni invernali, durante le quali veniva eletto il re della festa. È una torta frugale, decorata con frutta candita, granella di mandorle e zucchero, ma c’è anche chi preferisce farcirla con un bello strato di panna montata per renderla un po’ più golosa. Al suo interno, però, c’è un piccolo intruso: una fava secca, sostituita sempre più spesso da una statuina o un piccolo giocattolo. La tradizione raggiunse prima la Francia, dove si radicò, per poi conquistare le tavole del sovrano Filippo V. Si dice che colui che trovava la fava venisse nominato re per un giorno e che potesse persino comandare a bacchetta gli alti ranghi della nobiltà e del governo. Ai giorni nostri, se sarete proprio voi i “fortunelli”, dovrete accontentarvi di una simpatica corona di carta. Però ehi, la buona sorte vi accompagnerà per tutto l’anno!Siviglia, una sfilata chilometrica
Sapevate che la parata dei Re Magi di Siviglia è una delle più lunghe della Spagna? I Magi tardano circa quattro ore per visitare il centro della città e i suoi principali quartieri. Tanta musica e più di trenta carrozze caratterizzano questo evento straordinario. Già che siete in città, perché non fare un giro in barca per contemplare dall’acqua i luoghi più iconici di Siviglia?
Madrid: la sfilata dei Re Magi più famosa è nella capitale!
La capitale spagnola ospita da sempre una delle sfilate dei Re Magi più popolari della penisola, trasmessa anche sul canale nazionale della televisione spagnola. Normalmente, la parata termina con uno spettacolo pirotecnico al Palacio de Cibeles, dove i Re Magi tengono il loro discorso. Se volete concludere la giornata all’insegna della tradizione, potete assistere a uno spettacolo di flamenco con cena nel Corral de la Morería.
Pamplona e la sua storica parata
La grande parata del 5 gennaio si celebra a Pamplona fin dal 1927, organizzata dall’associazione Cabalgata Reyes Magos. Da allora, l’evento si è svolto ogni anno, tranne che nel 1937 a causa della Guerra Civile. Purtroppo, sarà sospeso anche nel 2021, per l’emergenza sanitaria vigente. State pianificando un viaggio a Pamplona? Se volete scoprire questa bellissima località con una guida esperta, potete prenotare un tour privato. Conoscerete tante curiosità sulle tradizioni locali e visiterete i luoghi più emblematici della città!
Sport e religione sui Pirenei aragonesi
In elicottero, in barca, sul camion dei pompieri, su un cammello… I mezzi di trasporto dei Re Magi sono tanti, ma imbattibili per originalità sono sicuramente gli sci con cui attraversano i Pirenei aragonesi. Le stazioni di Formigal, Panticosa o Cerler sono alcuni dei punti da cui si può osservare la discesa dei Magisugli sci. Almeno una volta nella vita, bisogna assistere a questo spettacolo!Non possiamo non proporvi un giro in elicottero, per contemplare dall’alto le cime dei Pirenei!
Elche e le sue torce
La “Cabalgata” di Elche è una delle sfilate dei Re Magi più popolari. Questa è caratterizzata dalle fiaccole, chiamate “atxes“, che i bambini accendono alle porte delle loro case per attirare l’attenzione dei Magi. Se volete saperne di più sulle tradizioni di questa località, potete unirvi alla nostra escursione a Elche e al Parco Naturale El Hondo.
Granada: una storia secolare
Si sa che quella di Alcoy è una delle sfilate dei Re Magi più antiche della Spagna. L’evento di Granada, però, non è da meno, dato che le sue origini risalgono al 1912. Impossibile non includerla nel nostro elenco delle sfilate dei Re Magi più importanti della Spagna! Se volete conoscere Granada in modo originale e senza stancarvi troppo, potete salire a bordo del treno turistico. Ovviamente, non potrete perdervi la visita all’Alhambra e ai quartieri di Albayzín e Sacromonte in compagnia di una guida in italiano.