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Monumenti ispirati a grandi storie d’amore

Vista del Taj Mahal al atardecer.
Liberate il romanticone che è in voi e viaggiate alla scoperta di sei monumenti ispirati a grandi storie d'amore. Preparate i fazzoletti!
8 Giugno 2022

Avrà ragione chi sostiene che il romanticismo è morto? Del resto, fiori, cioccolatini, passeggiate al chiaro di luna e magici tramonti sono gli ingredienti fondamentali di qualsiasi coppia che si rispetti. Purtroppo, però, molti di questi gesti sono passati di moda o finiti nel dimenticatoio.

Che siate a favore dell’evoluzione di tale concetto o meno, una cosa è certa: l’importanza del romanticismo nella storia dell’arte è innegabile! Per questo motivo, oggi viaggiamo alla scoperta di alcuni monumenti ispirati a grandi storie d’amore. Siete pronti? E allora preparate i fazzoletti!

Il balcone di Giulietta, un must di Verona

Il balcone di Giulietta è una delle principali attrazioni di Verona
Il balcone di Giulietta è una delle principali attrazioni di Verona

Inauguriamo il nostro post sui monumenti ispirati a grandi storie d’amore con la mitica tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta, uno degli amori proibiti più conosciuti della letteratura universale. La storia di questi due amanti si svolge nella bellissima Verona, teatro delle inimicizie fra Montecchi e Capuleti.

Qui, potrete osservare una casa nobiliare del XII secolo, appartenente alla famiglia Dal Capello, similitudine semantica fa pensare che possa essere stata la casa di Giulietta. Sapevate che il famoso balcone del suicidio di Romeo fu costruito solo nel XX secolo?

Taj Mahal, storia di un amore monumentale

Il Taj Mahal è frutto di una splendida storia d'amore
Il Taj Mahal è frutto di una splendida storia d’amore

Considerato una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno e dichiarato Patrimonio dell’Umanità, il Taj Mahal nasce nell’India del XVII secolo. Sapevate che fu un pegno d’amore dell’imperatore moghul Shāh Jahān in onore della sua amatissima moglie defunta Mumtāz Maḥal? Eh sì, è proprio lei a dare il nome all’edificio!

Anche se far innamorare qualcuno con un monumento funebre possa sembrare un’idea alquanto bizzarra, il Taj Mahal rappresenta un vero e proprio simbolo d’amore, una testimonianza del dolore che pervase l’imperatore in seguito alla morte della sposa.

Sapevate che per la costruzione di quest’imponente monumento furono impiegati oltre 20.000 uomini? E che furono necessari migliaia di elefanti per trasportare i costosi materiali che confluivano ad Agra da diverse parti del mondo, come il marmo bianco del Rajasthan, la giada e il cristallo della Cina e i lapislazzuli dell’Afghanistan? L’edificazione del mausoleo, però, portò l’imperatore sull’orlo della rovina, al punto che uno dei suoi figli a gli tolse il potere. Secondo la leggenda, infatti, Shāh Jahān sarebbe stato rinchiuso all’interno del Forte Rosso, dove continuò a contemplare il Taj Mahal fino alla fine dei suoi giorni.

Il Palazzo di Mirabell e la storia d’amore più famosa d’Austria

Un'enorme scultura barocca nei giardini del Palazzo di Mirabell
Un’enorme scultura barocca nei giardini del Palazzo di Mirabell

Situato nei pressi del fiume Salzach e circondato da splendidi giardini, il Palazzo di Mirabell costituisce uno dei monumenti ispirati alle grandi storie d’amore più importanti Salisburgo. L’edificio fu costruito nel 1606 per ordine dell’arcivescovo Wolf Dietrich, dove vi si trasferì l’amante Salomé Alt con i 15 figli avuti dal prelato.

Oltre a questa storia d’amore, il palazzo di Mirabell è conosciuto in tutto il mondo anche in quanto location principale del film Tutti insieme appassionatamente. Ricordate Julie Andrews mentre cantava in questi giardini?

Il tempio di Nefertari e la passione ai tempi dei faraoni

Il tempio di Nefertari, uno dei monumenti più importanti dell'antico Egitto
Il tempio di Nefertari, uno dei monumenti più importanti dell’antico Egitto

Nefertari fu una delle poche regine egizie a vantare un tempio all’altezza di quelli dedicati ai grandi faraoni dell’Antico Egitto.

Situato nel complesso di Abu Simbel, nel sud di Assuan, quest’enorme costruzione scavata nella roccia sorge nei pressi del grande tempio del suo consorte Ramses II. Oltre ad essere uno dei luoghi più suggestivi di tutto l’Egitto, il tempio di Nefertari è frutto di una delle storie d’amore più romantiche di tutta l’epoca faraonica. Infatti, la fiducia fra i due era tale che Nefertari conseguì il titolo di “Signora delle Due Terre”, assumendo il controllo del regno nei periodi di assenza del marito.

La struttura è dedicata alla figura di Nefertari, donna capace di conquistare il cuore di Ramses II, e di Hathor, dea dell’amore e della sessualità. Pensate un po’: per la prima volta nella storia, una donna veniva rappresentata con sculture di dimensioni molto simili a quelle dei re d’Egitto! Ma non è tutto … Sapevate che i templi di Abu Simbel rimasero sepolti sotto la sabbia per secoli e furono scoperti solo agli inizi del XIX secolo?

Sweetheart Abbey, storia di un amore viaggiatore

Sweetheart Abbey
Sweetheart Abbey

Anche la Scozia vanta monumenti ispirati alle grandi storie d’amore, fra cui la Sweetheart Abbey. La sua storia risale al XIII secolo, quando Lady Dervoguilla, tormentata dalla morte del marito John de Balliol, ordinò di imbalsamare il cuore del consorte e custodirlo in un cofanetto di marmo, in modo tale da poterlo portare sempre con lei.

In uno dei suoi viaggi, Lady Dervoguilla commissionò la costruzione dell’abbazia di Sweetheart Abbey, dove scelse di essere sepolta insieme al cuore del suo amato. Una storia triste e melanconica ma, al contempo, segnata dall’unione di due anime gemelle!

Le croci di Eleonora e la tristezza di un re

Replica di una delle croci di Eleonora
Replica di una delle croci di Eleonora

Eleonora di Castiglia, figlia di Fernando III il Santo, divenne regina d’Inghilterra dopo aver contratto matrimonio con Edoardo I. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1290, il corteo funebre trasferì la salma della donna da Harby a Londra per seppellirla nell’abbazia di Westminster.

Il monarca, avvilito dalla sua perdita, ordinò la costruzione di una croce commemorativa in ciascuno dei luoghi in cui sostò il corteo, dando così vita alle cosiddette Croci di Eleonora. Sapevate che, sebbene originariamente fossero 12, oggi ne possiamo osservare solo tre, quella di Geddington, Hardingstone e Waltham?

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